Il settore ricettivo italiano registra
livelli di fiducia da record

Cosa abbiamo imparato dal Barometro degli alloggi sulla resilienza del settore alberghiero italiano

Booking.com Public Affairs
6 min readMay 22, 2024

--

Il settore ricettivo italiano si lascia alle spalle gli sconvolgimenti degli ultimi anni. Prevale l’ottimismo, nonostante le attuali preoccupazioni dovute al costo dell’energia e alle tensioni geopolitiche. Il Barometro di quest’anno vede i tassi di crescita allinearsi con la traiettoria di lungo termine, mentre i parametri relativi al business rimangono sani e solidi. Ciò aumenta la fiducia nel futuro da parte degli albergatori italiani, raggiungendo le aspettative più alte mai registrate dal Barometro delle strutture ricettive.

La fiducia nel futuro è in aumento nonostante la diminuzione del “revenge travel”

Sebbene l’euforia del 2023 si stia affievolendo, le sensazioni degli albergatori italiani mantengono

il loro slancio positivo. Per ogni persona insoddisfatta dell’andamento del tasso di occupazione delle proprie camere, se ne rilevano quasi 5 che ritengono che il suo sviluppo sia stato positivo. Solo il 9% degli albergatori ha segnalato una diminuzione delle tariffe, mentre la stragrande maggioranza ha registrato un aumento (56%)

o nessuna variazione (34%), suggerendo un’aria di forte ripresa e una maggiore stabilità nel settore. Nonostante l’entusiasmo per la grande ripresa stia diminuendo, si rilevano segnali di persistente ottimismo. Nel complesso, le strutture ricettive italiane hanno valutato positivamente i recenti sviluppi del proprio business, con 2 strutture su 3 che li ritengono buoni o molto buoni. Anche la situazione economica attuale è considerata positiva — entrambe queste valutazioni sono in linea con le medie UE. Per quanto riguarda la prossima stagione turistica (i prossimi 6 mesi), gli albergatori italiani hanno mantenuto un alto grado di ottimismo — il 66% ha riferito di avere prospettive positive, mentre solamente il 6% si dichiara pessimista in merito al futuro.

⅔ delle strutture ricettive italiane considerano positivamente o molto positivamente sia il loro sviluppo economico attuale sia le proprie aspettative rispetto a quello futuro

Con riferimento ai piani di investimento, la maggioranza degli albergatori italiani intervistati (68%) prevede di mantenere un ritmo stabile. A differenza della tendenza a livello europeo, dove intenzioni opposte per quanto riguarda gli investimenti tendono a bilanciarsi, il 18% degli albergatori italiani ha ancora intenzione di aumentare la spesa, mentre solo il 6% prevede di diminuire i propri investimenti.

Accedere al capitale è diventato sempre più complesso per gli albergatori italiani, con il 18% che segnala alcune difficoltà rispetto al 29% che pare non affrontare questa problematica. Si denota quindi un notevole peggioramento rispetto al 2023, quando solo il 14% degli albergatori aveva registrato difficoltà di accesso al capitale contro un 44% che non ne era stato impattato.

Le tendenze a livello UE: le strutture più grandi hanno risultati migliori e le catene alberghiere mantengono il loro vantaggio sulle strutture indipendenti

Se si considera l’Europa nel suo complesso, emerge una chiara distinzione tra la percezione degli hotel indipendenti e quella delle catene riguardo lo scenario economico. I primi rappresentano la maggioranza delle strutture ricettive in Europa, sebbene la loro quota sia andata gradualmente a ridursi negli ultimi decenni (Phocuswright, STR).

L’ultimo Barometro conferma il significativo vantaggio che le catene mantengono rispetto agli alberghi più piccoli e indipendenti in relazione a vari parametri economici, tra cui l’accesso al capitale, la valutazione dell’occupazione delle camere, l’andamento delle tariffe, ecc. In particolare, il 77% delle catene riporta una situazione economica favorevole, rispetto al 59% delle strutture ricettive indipendenti. Anche per quanto riguarda le aspettative per il futuro, il numero di strutture ricettive facenti parte di catene che esprimono delle impressioni positive supera di 18 punti percentuali quello delle strutture indipendenti — parliamo, rispettivamente, del 79% e del 61%.

Anche in questo caso, le dimensioni delle strutture sono rilevanti: gli hotel più grandi sembrano essere in grado di resistere più a lungo in caso di una congiuntura economica sfavorevole, riescono a ottenere prestiti più facilmente e possono beneficiare di economie di scala.

In tutta l’UE, gli albergatori italiani sono quelli che attribuiscono il valore più alto ai turisti internazionali provenienti da Paesi lontani (73% per l’Italia contro il 57% della media UE)

Preoccupano i costi dell’energia e la tassazione, ma le opportunità non mancano

I costi dell’energia rimangono la principale preoccupazione per gli albergatori europei, con il 78% secondo cui questi ultimi rappresentano un rischio significativo. Questa percezione è condivisa anche dal 75% degli intervistati italiani. Un altro tema che sembra mettere tutti d’accordo è la carenza di lavoratori qualificati, percepita come un rischio dal 65% degli intervistati in Italia, in linea con la media europea del 61%. Al contrario, gli albergatori italiani si differenziano da quelli europei per il loro livello di preoccupazione relativo al potenziale aumento delle tasse: in Italia, 7 albergatori su 10 (71%) lo hanno indicato come un rischio significativo, rispetto a una media UE del 58%.

Nonostante tali criticità, gli albergatori italiani hanno segnalato numerose opportunità. Tre quarti degli intervistati (76%) considera prioritario investire nel livello di comfort delle proprie strutture. Anche la creazione di una clientela abituale (73%) e gli investimenti nello stile e nell’estetica delle strutture (70%) si collocano ai primi posti. Aumentare la visibilità online delle strutture ricettive rappresenta un’altra priorità, con circa il 60% degli albergatori italiani che ha citato il social media marketing e l’ottimizzazione dei siti web degli hotel come strategie efficaci per migliorare il tasso di occupazione delle proprie camere.

La principale richiesta degli albergatori italiani sono gli investimenti pubblici

Gli albergatori italiani nutrono varie aspettative nei confronti del loro Governo. Con l’aumento dei prezzi dell’energia e del costo della vita, le imprese collocano la stabilità macroeconomica in cima alla propria lista dei desideri. Più di 7 intervistati su 10 (71%) la considerano una priorità, allineandosi con la media europea del 70%.

In particolare, più dei tre quarti degli albergatori italiani (76%) auspicano che venga data priorità agli investimenti in infrastrutture locali. Inoltre, più della metà (54%) delle strutture ricettive italiane ritiene che il rispetto della normativa vigente richieda un impegno elevato, rispecchiando la media europea del 53%.

Il 51% degli albergatori italiani intervistati ritiene che il tempo dedicato al rispetto delle normative sia aumentato negli ultimi 12 mesi.

Il cambiamento climatico causa preoccupazione

Alla luce delle sempre più frequenti ondate di calore estive, 44% degli albergatori italiani ritiene che, nei prossimi tre anni, il cambiamento climatico avrà un impatto sulla propria attività. Questo dato è in linea con la media europea del 41%, ma è ben più marcato rispetto a quello della Germania, dove solo un quarto degli intervistati sembra avere questa convinzione. Molti albergatori italiani sono disposti a destinare alla sostenibilità diverse quote dei propri investimenti, al fine di ottenere, nel lungo periodo, risparmi in termini di costi e di migliorare la reputazione della propria attività nei confronti degli ospiti.

Due terzi (66%) delle strutture ricettive italiane sperano che i propri investimenti nella sostenibilità consentano un risparmio sui costi nel lungo termine.

Il Barometro delle strutture ricettive europee

La quarta edizione del Barometro delle strutture ricettive europee, frutto di una collaborazione tra Booking.com e Statista, si basa su un sondaggio condotto su 920 dirigenti e manager del settore alberghiero in Europa. Il campione comprende 80 intervistati provenienti dall’Italia.

Questo è un riassunto del Barometro Europeo dell’Alloggio 2024 coprodotto da Booking.com e Statista. È disponibile per il download gratuito.

--

--